Impariamo dalla natura
Ti sei mai trovato nella necessità di volere migliorare il livello qualitativo del lavoro nella tua azienda o nel tuo #team?
Se è così a quale #strategia hai pensato?
L’idea di scrivere questo articolo mi è venuta leggendo qualche giorno fa la storia di due giovani di #talento che dall’Italia si sono trasferiti a Londra dichiarando: “qua ci sembra di avere il mondo in tasca”
Il senso era quello di poter esprimere tutte le loro qualità grazie ad un ambiente particolarmente adatto a questo.
Lavorando da molti anni nel settore delle risorse umane mi sono accorto come spesso l’attenzione, e così anche tutto l’impegno, sia spesso focalizzato a trovare dei semi di buona qualità.
Quando le cose non funzionano tanto bene si cerca di capire come introdurre nuove risorse magari più brave, competenti, preparate nella speranza che ci sia un miglioramento complessivo dei risultati (basta dare una occhiata alle ricerche di personale per capire quanto è diffuso).
Purtroppo, nella mia esperienza di tantissimi anni in azienda questa è spesso una strategia fallimentare.
Se tu hai lavorato in differenti ruoli in diverse aziende avrai constatato che il livello dei risultati e la motivazione che hai portato è molto differente a secondo del contesto nel quale ti sei trovato o ti sei trovata ad impegnarti.
Ancora prima di iniziare a cercare nuove risorse occorre porsi le domanda “come è possibile creare in azienda un terreno favorevole per far si che le potenzialità presenti o acquisite possano concretizzarsi e dare i loro frutti?”
Alcuni spunti ci possono arrivare direttamente dalla natura e da ciò che sa fare il bravo contadino:
Arare, significa aprire e portare aria nuova invece che chiudersi in un ambiente asfittico di abitudini e modi di pensare poco utili a quello che il momento richiede;
Concimare, ovvero nutrire con quello che serve (formazione, responsabilità, delega) per far si che i semi germoglino
Dare spazio, semi troppo vicini tra loro e messi dove ci sono già vecchie radici fanno fatica ad attecchire sottraendosi energia gli uni con gli altri.
Il migliore seme del mondo non darà i suoi frutti in un terreno sterile, mentre un buon seme sarà in grado di dare ottimi frutti in un terreno preparato a dovere!
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