Nel mio impegno a supporto dello sviluppo del potenziale delle risorse impegnate in azienda sempre più spesso mi trovo ad ascoltare Leader che mi portano questa realtà: gli obiettivi assegnati a loro o ai loro collaboratori/team sono fonte di de-motivazione, nonostante l’enorme enfasi data in azienda su questo aspetto.
Cosa sta succedendo?
Qualcuno potrebbe pensare che l’obiettivo non risponde ai criteri “SMART” acronimo molto utilizzato è il cui significato può essere tradotto come:
S – Specifico
M – Misurabile
A – Arrivabile
R – Ragguardevole
T – Temporizzato
Questo potrebbe essere vero tuttavia c’è qualcosa di più importante e profondo da vedere e comprendere.
Prima di tutto occorre fare una distinzione obiettivo è diverso da target ovvero un numero da raggiungere in un determinato tempo.
Ma cos’è allora?
Per utilizzare una metafora obiettivo è come il frutto nato da un seme, ovvero il risultato dello sviluppo delle nostre potenzialità che aspettano solo di potersi dischiudere nella vita così come nel lavoro.
Rispetto e questo vorrei proporti alcune mie riflessioni sul tema … o se preferisci quattro fattori che occorre considerare con grande attenzione:
Il giardino, il seme si dischiude quando nel giardino c’è armonia con tutte le piante – tradotto concretamente gli obiettivi devono far parte di una visione condivisa e sostenibile che va oltre l’interesse individuale o di parte.
La stagione, c’è un tempo per raccogliere e soprattutto un tempo per seminare. Negli obiettivi si mette sempre una data finale di realizzazione è altrettanto importante considerare se è è un buon momento per crearlo – ha poco senso seminare in inverno per anticipare il raccolto!
Il contadino conosce come muovere le proprie mani così come attingere alle risorse quando le condizioni in natura diventano avverse, non basta assegnarne nuove sfide, occorre aiutare le persone a sentirsele propre e a prenderne la responsabilità nei fatti e nel cuore.
La terra, l’inverno è il periodo dove la terra si rigenera per poter tornare a dare il proprio contributo in primavera, troppa pressione senza riposo o nutrimento possono generare demotivazione, resistenza e stanchezza.
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