
Se lavori in una azienda forse ti sarà capitato di trovarti di fronte ad un bivio di questo tipo nella risoluzione dei problemi:
agire subito rapidamente attuando una soluzione temporanea di breve respiro che limita gli effetti del problema
prendersi il tempo e le risorse necessarie per arrivare ad una soluzione di più lunga efficacia
Quale è la scelta migliore da attuare?
Questo tema è stato trattato ed approfondito in una giornata che ho tenuto dedicata al Decision Making
Secondo l’approccio sistemico i problemi possono essere risolti a due livelli:
eliminando i sintomi – toppa
eliminando le cause – tappa
I sintomi sono l’evidenza del problema mentre le cause sono più in profondità ed occorre saperle indagare per comprenderle fino in fondo.
Eliminare i sintomi è più semplice, richiede meno sforzo, mentre eliminare le cause richiede più tempo, risorse ed energia.
Perché allora impegnarsi a risolvere le cause?
La motivazione risiede sempre nell’archetipo sistemico dove, come si vede in fotografia, ogni soluzione sintomatica porta a degli effetti collaterali tali per cui il problema si aggraverà fino al punto da rendere inefficace ciò che si è fatto sino a quel momento.
Qualche esempio concreto di vita aziendale …
Basso fatturato – vendere di più agli stessi clienti (toppa) o trovare nuovi clienti (tappa)?
Produttività non adeguata – aumentare le ore lavoro (toppa) o migliorare l’efficienza degli impianti (tappa)?
Superlavoro – più ore in ufficio (toppa) o delegare e supportare la crescita dei collaboratori (tappa)?
Stategia bi-fase
Nella mia esperienza una buona ed efficace strategia che talvolta può essere utilizzata è quella di agire con una soluzione rapida che dia il tempo di realizzare anche quella definitiva senza incorrere in momenti di blocco o di fermo.
Per chi desiderasse approfondire gli argomenti il mio invito è quello di leggere “The Fifth Discipline – Peter M. Senge” un libro che ho trovato davvero molto interessante e ricco di spunti per il lavoro e per la vita!

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